Treviso 12 maggio 2024 – L’Alzheimer e le altre forme di demenza rappresentano una sfida sempre più imponente per la nostra società, con un numero crescente di malati e un impatto significativo sui loro cari. A Treviso, Casa Marani, IPAB nata nel lascito di Gino e Pierina Marani, ha organizzato un convegno per approfondire il tema della qualità della vita dei pazienti e dei loro caregiver.
di Daniele Hemmanuel Pitzalis
Al centro del dibattito, l’esigenza di un approccio personalizzato alla cura, che tenga conto delle esigenze specifiche di ogni paziente e del suo contesto familiare. Come sottolineato dalla presidente di Casa Marani, Daniela Zambon, “ogni ospite è una persona, non un numero”.
Il dottor Massimo Pisciotta, medico di base e presidente dell’Associazione Alzheimer di Riese Pio X, ha evidenziato l’importanza della diagnosi precoce per rallentare il progredire e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Accanto ai farmaci, il dottor Ferdinando Schiavo, neurologo, ha sottolineato l’importanza delle terapie non farmacologiche, come la stimolazione cognitiva, la musicoterapia e la dog-therapy. Fondamentale è anche il sostegno ai caregiver, spesso gravati da un cario di stress e fatica notevole.
La dottoressa Sonia Brescacin, presidente della Commissione Salute della Regione Veneto, ha ricordato l’impegno della Regione nel potenziamento dei Centri Sollievo e nella riorganizzazione del Centri Servizi per anziani.
Il convegno ha evidenziato la necessità di un approccio multidisciplinare e collaborativo, che coinvolga istituzioni, professionisti, caregiver e volontari. Solo lavorando insieme si potrà costruire un futuro migliore per i malati e per le loro famiglie.
Last modified: Maggio 12, 2024