ASOLO (lunedì 22 aprile 2024) – Cent’anni fa, il 20 aprile, il pubblico di Pittsburgh applaudiva Eleonora Duse per l’ultima volta. Quella sera segnava il tramonto di un’era teatrale, ma anche l’inizio di un nuovo modello di interpretazione: quello dell’attrice contemporanea, votata alla naturalezza e alla sobrietà.
di Francesco Catania
Eleonora Duse, nata a Vigevano nel 1858, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama teatrale italiano e internazionale. Dotata di una personalità e di un’originalità straordinarie, ha rivoluzionato il modo di interpretare i personaggi, smontando le fragilità della società borghese dell’epoca.
Nonostante le turbolenze personali e gli alti e bassi della sua vita sentimentale, Duse è rimasta una figura ammirata e rispettata in tutto il mondo teatrale. La sua intensità espressiva, unita alla naturalezza e alla passione con cui si donava ai suoi ruoli, ha conquistato pubblico e critica ovunque.
Il suo legame con Gabriele D’Annunzio, nonostante le difficoltà e le divergenze, ha segnato una fase importante della sua carriera, portandola a interpretare molte opere del Vate e a consolidare ulteriormente la sua fama.
Dopo una breve parentesi nel cinema, Eleonora Duse è tornata sulle scene con rinnovato vigore, formando una nuova compagnia e intraprendendo nuove tournée internazionali. Tuttavia, il suo viaggio negli Stati Uniti si è concluso tragicamente, segnando la fine di un’epoca.
Oggi, a cento anni dalla sua scomparsa, Eleonora Duse resta un’icona del teatro mondiale, un simbolo di passione, determinazione e talento. La sua storia e il suo mito continuano a ispirare generazioni di artisti e spettatori, confermandola come una delle più grandi attrici di tutti i tempi.
Last modified: Aprile 22, 2024