Treviso (Domenica, 18 Maggio 2025) — É per Sabato 24 Maggio il nuovo appuntamento della Rassegna Stampa Landscape, con il concerto Šostakovič: i Quartetti, e si terrà presso la Chiesa di San Teonisto, che porterà in scena musica, teatro e danza, immergendo gli spettatori in un atmosfera straordinaria.
di Melania Pulizzi
La rassegna Landscape, è promossa dalla Fondazione Benetton e da Alma Musica Quattro33, un progetto di offerta, promozione e consulenza artistico-culturale; in questo mese di Maggio, cade il 50esimo anniversario della morte del compositore russo Dimitrij Šostakovič (1906–1975), fondatore del Quartetto Nous composto dai musicisti Ekaterina Valiulina, al violino; Alberto Franchin, al violino; Sara Dambruoso, alla viola; e Riccardo Baldizzi, al violoncello; l’evento vuole riproporre l’esecuzione dei quartetti del suo ideatore, dopo averne da poco concluso l’incisione dell’integrale per la Brilliant Classics. Dmitrij Šostakovič è una delle figure più emblematiche della musica del ‘900, che ha saputo cogliere le contraddizioni del suo tempo, dando vita a opere intime e al contempo universali, drammatiche e ironiche; il suo contributo al repertorio quartettistico è immenso, e ogni sua composizione per archi è una finestra aperta sulla sua anima e sulla storia del suo secolo; quando Šostakovič iniziò a comporre il Quartetto n. 1, nel 1938, non avrebbe di certo immaginato che in seguito avrebbe scritto altri quattordici quartetti; la musica da camera in Russia era considerata fino ad allora una sorta di genere minore e quasi amatoriale; Šostakovič cominciò il Primo Quartetto come una specie di esercizio per addestrare la mano a una forma musicale che fino a quel momento aveva trascurato; parlava di spirito “primaverile” nel suo Primo Quartetto, ma sebbene i quattro movimenti mostrino una semplicità e un nitore decisamente neoclassici, le ombre e i demoni si insinuano anche tra le pieghe delle armonie solari e dei ritmi squadrati; il carattere introspettivo del Quartetto n. 5 è dichiarato nelle quattro note della viola in apertura del tema; la scrittura del lavoro è densa e scura, riflesso di una delle pagine più complesse e difficili da comprendere del compositore; il Quartetto n. 10 è dedicato all’amico Weinberg e affonda le radici in un gelido espressionismo; il lavoro è articolato in maniera abbastanza tradizionale in quattro movimenti, gli ultimi due collegati assieme da un attacco; tutta la trama polifonica si svolge in penombra, in attesa di un destino ignoto in cui sembra riassunta l’idea shakespeariana della vita come di una favola raccontata da un idiota, che non significa nulla. Per tutte le informazioni riguardo al luogo, agli orari ed ai biglietti, vi invitiamo a consultare il sito della Fondazione Benetton https://fbsr.it/evento/sostakovic-i-quartetti/