Treviso (Domenica, 27 Aprile) — Avis Veneto e Abvs Belluno, hanno svolto a Treviso la tradizionale Assemblea Regionale, per presentare le vittorie conquistate, ma anche le difficoltà che continuano a riscontrare in merito agli aiuti.
di Melania Pulizzi
Donare il sangue è uno tra i gesti più importanti di solidarietà e generosità che una persona può fare verso il prossimo, per aiutarlo ad avere speranza, a stare meglio e continuare a vivere, provocando contemporaneamente in chi fa quest’azione benefica una gratificazione personale impagabile; e c’è da dire che i volontari in questo senso sono aumentati, quest’anno infatti Avis Veneto e Abvs Belluno hanno contato 11mila donatori in più solo nell’anno 2024 e 132mila in più rispetto all’anno 2023; dati straordinari e in forte crescita, che vanno a integrare fino al 73% gli ospedali veneti per quanto riguarda il fabbisogno di sangue, fondamentale per la produzione di farmaci salvavita; ma il tallone d’Achille legato agli aiuti, ancora troppo scarsi da parte delle Istituzioni, resta, a partire dalla carenza di personale sanitario, a cui è necessario trovare una soluzione. Il Presidente Avis Veneto Vanda Pradal, conferma con grande orgoglio i dati ottenuti con tanta costanza, da parte di un’Associazione coesa e sempre pronta a fornire aiuti alle Aziende Sanitarie, alle quali però chiede un’alternativa a questa mancanza di personale, venendosi incontro allungando gli orari, aumentando le macchine a disposizione, perchè anche solo 1 ora in più di trasfusione può fare la differenza; serve un incremento di disponibilità che, al momento, stanno portando i giovani donatori, pronti a riunirsi il 5 e 6 Luglio a Jesolo per un evento che è arrivato alla sue 3°edizione, grazie al Coordinatore Gruppo Giovani di Avis Veneto, Mattia Peron, e dei suoi collaboratori, volti a portare nuove idee, nuovi metodi di comunicazione e informazione sul valore che ha il gesto del donare il sangue, apportando un vero e proprio cambio di passo.