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Il Consorzio Spurghisti Associati, propone il pronto intervento in tutta Italia, in caso di alluvioni ed emergenze ambientali 

ITALIA — Il Consorzio Spurghisti Associati, nato in Toscana, ha presentato alla Camera dei Deputati il progetto nazionale di pronto intervento in caso di alluvioni ed emergenze ambientali. A presentare la proposta l’Onorevole Erica Mazzetti.

di Melania Pulizzi

Il Consorzio Spurghisti Associati raggruppa una cinquantina di aziende del settore degli spurgo fra la Toscana e varie regioni d’Italia, per farsi promotore di un accordo su scala nazionale per gestire il servizio di pronto intervento di ripulitura di cantine, piani interrati e garage dei cittadini colpiti dalle alluvioni. Un servizio di reperibilità, a disposizione tutto l’anno, attivabile direttamente dalle amministrazioni comunali o dal sistema di protezione civile regionale e nazionale. 

Una iniziativa arrivata alla luce delle emergenze climatiche che sempre più spesso stanno costringendo i territori ad affrontare calamità naturali, con tutto ciò che ne consegue come ripercussioni ai danni dei cittadini, delle infrastrutture pubbliche e delle aziende. Lo sa bene il Consorzio Spurghisti Associati, che si è messo in prima linea per l’alluvione di Faenza, in Emilia Romagna, e a Prato e Campi Bisenzio, in Toscana, andando a ripulire da acqua e fango le cantine, i garage e i piani interrati delle abitazioni travolte dall’ondata di maltempo. 

Un sistema che ha così bene funzionato nelle emergenze in Emilia Romagna e in Toscana, che vuole continuare a dare certezze di intervento ai cittadini, evitando loro anche situazioni di possibile sciacallaggio da parte di aziende al di fuori del Consorzio, che provano a sfruttare a livello economico il momento emergenziale, chiedendo ai cittadini cifre spropositate per gli interventi. Inoltre, il Consorzio Spurghisti Associati vuole cercare di semplificare le normative, velocizzare le comunicazioni e garantire trasparenza e tempestività nelle operazioni, soprattutto in situazioni di emergenza. 

“Le imprese – sottolinea la parlamentare pratese On. Erica Mazzetti – sono indispensabili anche nella gestione delle alluvioni e il Consorzio, che ho avuto l’onore di ospitare a Roma, ha già messo in pratica azioni concrete che aiutano la collettività nei momenti più drammatici. A quasi due anni da quell’alluvione che ha sconvolto la Toscana stiamo ponendo le basi per una nuova strategia di difesa e prevenzione. In tal senso, è indispensabile il lavoro della Commissione d’inchiesta parlamentare che sta analizzando quanto avvenuto e quanto fatto, ponendo le basi per il futuro, anche predisponendo un testo unico del rischio idrogeologico”.

“In qualità di entità coordinata, siamo in grado di dialogare con tutti gli attori coinvolti in tempi rapidi, offrendo soluzioni concrete e immediate – spiega Massimo Durgoni, presidente del Csa -. Durante le gravi alluvioni che hanno colpito l’Emilia Romagna nel 2023 e l’area metropolitana di Firenze negli anni passati, il nostro consorzio ha operato fianco a fianco con il COC della Protezione Civile e con i Comuni coinvolti, mettendo a disposizione uomini, mezzi e competenze per la gestione dei liquami e delle acque reflue. In quelle circostanze, abbiamo dimostrato che un’azione coordinata e strutturata può fare la differenza. Tuttavia, oggi ci troviamo di fronte a una criticità: l’assenza di un riconoscimento ufficiale da parte dello Stato. Chiediamo pertanto al Governo e al Parlamento di riconoscere il Consorzio Spurghisti Associato come entità operativa nazionale, che agisce in modo sistemico e integrato con gli organi di Protezione Civile in caso di calamità”.

“La nostra richiesta di dialogo con lo Stato nasce da un’esigenza concreta: evitare che, in momenti di emergenza, ditte non consorziate possano approfittare della vulnerabilità dei cittadini colpiti, applicando tariffe speculative e fuori controllo – aggiunge Emanuele Usai, membro del Csa -. Il nostro obiettivo è garantire trasparenza, equità e un prezzo calmierato per i Comuni e, di conseguenza, per i cittadini”.

Il Consorzio inoltre, ci tiene a far sapere che non è solo “pronto intervento in caso di emergenza”, ma anche “attenzione all’ambiente”, in quanto il brevetto che sta sviluppando per filtrare i liquami aspirati durante le alluvioni, verrà presentato nel mese di novembre, con uno specifico convegno nazionale organizzato alla Camera dall’onorevole Mazzetti. “Una strumentazione in grado di separare le sostanze inquinanti – sottolinea Filippo Beltrani, uno dei progettisti del macchinario -. E che quindi consente di rilasciare nei bacini idrici solo di materiale depurato. Un dispositivo che rappresenta una svolta ecologica, e sul quale chiediamo un incarico istituzionale per renderlo operativo su scala nazionale e favorirne la diffusione”. “L’obiettivo che si pone il Consorzio è quello di migliorare ancora di più il lavoro che le aziende del Csa stanno portando avanti – conclude l’avvocato del Consorzio, Monica Caioli -. Per questo stiamo puntando forte sui sistemi di innovazione, così da garantire interventi e servizi sempre migliori alla cittadinanza, nel rispetto delle normative ambientali”.

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Last modified: Ottobre 24, 2025
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