Treviso (Martedì, 29 Aprile 2025) — Domani, Mercoledì 30 Aprile, si apriranno le porte della Cappella Malchiostro presso il Duomo di San Pietro Apostolo della città di Treviso, in vista della Mostra “Il dono e la speranza. Memoria, fede, bellezza”.
di Melania Pulizzi
La sua presentazione è avvenuta ieri, Lunedì 28 Aprile, in vista della sua apertura al pubblico prevista per domani, Mercoledì 30 Aprile alle ore 18.30, per dare la possibilità al pubblico di ammirare opere d’arte, suppellettili liturgiche, beni librari e documentari provenienti dal Museo Diocesano di Arte sacra, dall’Archivio Storico Diocesano, dalla Biblioteca Capitolare e dalla Biblioteca del Seminario; il curatore della mostra è San Paolo Barbisan, Direttore dell’Ufficio Diocesano per i Beni culturali, la cui esposizione rientra nel progetto culturale proposto dalle Diocesi del Triveneto e promosso dall’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto; all’evento di presentazione non sono mancate presenze illustri come l’Assessore ai Beni culturali e al Turismo del Comune di Treviso, Maria Teresa De Gregorio che, oltre ad apprezzare molto l’esposizione, ha sottolineato il valore della rete tra Istituzioni Culturali Diocesane; presente anche il Direttore dell’Istituto Diocesano di Musica, Don Stefano Tempesta, che ha ricordato il concerto di domani alle ore 20.30, sempre presso la Cattedrale, dedicato al Patrono di Treviso, San Liberale, festeggiato Domenica 27 Aprile, che porterà il pubblico in un viaggio musicale tra elaborazioni organistiche di antichi corali e canti della tradizione spiritual e gospel, in un’esperienza di suoni e colori, con all’organo il Maestro Giovanni Feltrin; saranno inoltre presenti il Presidente della Commissione Cultura del Comune di Treviso, Luigi Caldato, il Vescovo della città Mons. Michele Tomasi, e il Parroco del Duomo di Treviso, Mons. Mario Salviato che, ieri durante la conferenza stampa, ha ricordato l’importanza della Cattedrale come Chiesa Giubilare dove, tutti coloro che vi entreranno, potranno compiere sia un itinerario giubilare, di speranza, che un itinerario artistico e culturale, ricco di oggetti simbolici.
