Treviso (Martedì, 20 maggio 2025) — I Capoluoghi di Provincia della Regione Veneto, a volte anche meno conosciuti, diventano protagonisti di narrazioni cinematografiche per mostrarsi al grande pubblico; tra questi anche la città di Treviso si è trasformata in un set.
di Melania Pulizzi
La Regione Veneto è ricca di luoghi straordinari dal punto di vista sia paesaggistico che artistico, perfetti per allestire un set cinematografico ideale, che può contare su un vasto patrimonio di esperienze e professionalità, sostenute tramite le risorse che l’Europa mette a disposizione per l’innovazione del sistema economico a favore della produzione cinematografica ed audiovisiva. Tra le città venete cariche di arte e di storia, troviamo Treviso, dove le tante storie, i personaggi e le identità culturali, si prestano per essere narrate con la creatività narrativa cinematografica, al fine di valorizzare il territorio e far conoscere le sue ricchezze storiche e paesaggistiche. Grazie ai fondi del Programma Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2021-2027 e del Piano Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020, produzioni cinematografiche hanno potuto ambientare i loro film in varie location distribuite sul territorio trevigiano e non solo, interessando monti, fiumi, colline, borghi storici e centri urbani: nella Zona Pedemontana e Consiglio troviamo il personaggio di Gigi Miracol, un vignaiolo e vinificatore, poeta dialettale, saltimbanco, mangiafuoco e nomade di 69 anni, che ha fatto della sua vita un’opera d’arte restando libero, leggero, dissacrante e fuori dagli schemi, segnato da un vissuto che ha impresso sulla sua anima anche tante cicatrici e una vena di disillusione; troviamo la struttura monumentale della Tomba Brion, conosciuta anche come Memoriale Brion, un complesso funebre situato a San Vito, Frazione di Altivole, in Provincia di Treviso, che è entrare a far parte del Patrimonio del Fondo dell’Ambiente Italiano FAI; a Castelfranco Veneto (TV) troviamo il personaggio di Tina Anselmi, una partigiana di 16 anni, diventata poi sindacalista in difesa delle operaie e prima donna Ministra che face della sua vita un impegno sociale, diventando una delle figure fondamentali della democrazia italiana, all’epoca spesso unica donna in un mondo di uomini; troviamo infine l’iconica attrice teatrale Eleonora Duse, artista che ha cambiato il mestiere dell’attore per sempre, ispirando registi, direttori e generazioni di attori; il suo personaggio ebbe un legame particolare con il borgo di Asolo, in Provincia di Treviso, che l’attrice scelse come rifugio acquistando “Casa Duse”, dove ha trascorso la sua vecchiaia.
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