Treviso (sabato, 12 luglio 2025) — Esami di Maturità quasi terminati, ma l’orale è in corso ancora per molti, e nella Regione Veneto invece c’è chi si rifiuta di sostenerlo: 3 casi, l’ultimo al Liceo Statale A.Canova di Treviso.
di Melania Pulizzi
Per molti studenti gli esami di Maturità non sono ancora terminati; passati gli scritti arriva il momento degli orali; molti hanno già superato anche questi ultimi, mentre altri sono ancora sui libri per l’ultimo ripasso. Ma quest’anno solo nella Regione Veneto si sono verificati 3 casi di studenti che si sono rifiutati di sostenere l’esame orale perchè si sono detti contrari alla struttura dello stesso, in quanto lamentava che fosse ripetitivo, ritornando sulle solite competenze, contenuti, argomenti già sostenuti e valutati durante il percorso scolastico, ma senza criticare i Professori, ma semplicemente il sistema, giudicandolo obsoleto.
Tutto è accaduto nel giro di pochi giorni l’uno dall’altro, dopo Padova e Belluno, quest’ultimo caso si è verificato a Treviso presso il Liceo Statale Antonio Canova. Probabilmente questi casi si sono verificati a causa di un fraintendimento del significato del voto, secondo la Preside Mariarita Ventura dell’Istituto Scolastico suddetto: “Il voto è una rappresentazione numerica di una valutazione, dal grande valore formativo; quando questo viene travisato, l’esame può essere visto e sentito come un sistema pesante, perchè viene frainteso”.
Il problema ricade sempre sul voto che, a quanto dicono gli studenti, ricadono sulla persona, è un sistema da rinnovare in quanto non tiene conto di tanti altri fattori; mentre Presidi e Professori non sono dello stesso avviso. La Preside Ventura spera che l’alunno venga ad esporre personalmente le sue idee, la sua posizione, in quanto è importante mantenere un dialogo per capire soprattutto i nostri giovani, ma ricorda anche che il percorso scolastico è importante così come gli scritti e l’orale.
Di altro avviso il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara convinto che la strategia migliore sia quella di non essere eccessivamente “comprensivi e tolleranti”, in quanto per formare i ragazzi servono delle regole, che loro devono imparare a seguire, perchè ciò gli servirà anche nel futuro, sul lavoro.
Fonte: https://antennatre.medianordest.it
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