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“Abbazie in Festival”: un percorso socio-culturale attraverso la condivisione e la bellezza storica della Marca Trevigiana

Treviso (Giovedì, 26 Giugno 2025) — Da stasera fino al 28 Agosto, si svolgerà la 3°Edizione di “Abbazie in Festival”, che si caratterizza anche questo anno per la sua ricchissima proposta artistica, raddoppiando le date in programma e con l’opportunità di ospitare anche artisti con disabilità, per sconfiggere sia le barriere architettoniche che mentali.

di Melania Pulizzi

Un calendario succoso di eventi che vanno oltre il palcoscenico, rafforza la missione del Festival, ovvero quella di costruire un’autentica condivisione socio-culturale attraverso il linguaggio dell’arte. Questo anno, oltre che svolgersi tra le bellissime abbazie della Marca Trevigiana, il percorso si amplierà anche ai luoghi del silenzio, dove il tempo sembra sospeso e la musica, la danza e il teatro risvegliano le emozioni più profonde.

Organizzato dalla Fondazione Efesto, di cui Matteo Gobbo Trioli è il Segretario, nonché Direttore artistico del Festival, ha voluto espandere gli eventi anche verso nuovi spazi di raccoglimento e contemplazione, ponendo accanto alle storiche Abbazie di Santa Maria del Pero, Santa Bona e Sant’Eustachio, altri luoghi inediti come il Chiostro dell’Ex Convento di San Francesco, la suggestiva Chiesa dei Templari, il Parco di Villa Cavarzerani, la Chiesetta del Redentore ed il Parco della Cultura, testimoni di storia.

Ogni appuntamento di Abbazie in Festival è un invito a vivere la musica, la danza e il teatro come una vera esperienza, che attraversa i secoli e le discipline, che si nutre della storia dei luoghi e delle persone che li abitano, per trasformare ogni suono, ogni gesto e ogni parola in un momento di pura armonia.

Queste le parole del Direttore artistico Gobbo Trioli: “Abbazie in Festival 2025 rappresenta non solo una rassegna, ma un’idea viva e generativa, quella di un’arte che accoglie ogni forma di unicità, senza etichette né distinzioni, dove la qualità e l’intensità espressiva valgono più di ogni definizione. Gli antichi luoghi scelti, quali abbazie, chiostri e corti, non sono semplici scenografie, ma custodi di silenzio e memoria, pronti a risvegliarsi grazie alla danza, alla musica, al teatro, e a trasformarsi in spazi d’incontro e riflessione. La bellezza architettonica dialoga con il paesaggio e con il verde che li circonda, offrendo una pausa di respiro e di pensiero nell’estate veneta. Tutto questo sarà possibile grazie alla lodevole partecipazione delle 8 Amministrazioni comunali coinvolte, che hanno risposto con pronto entusiasmo, e non solo, a questo richiamo all’inclusione artistica e sociale”.

Fonte: https://www.trevisotoday.it

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Tag: , , , Last modified: Giugno 26, 2025
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