Treviso (Mercoledì, 14 Maggio 2025) — Gli studenti dell’Istituto Tecnico economico Statale Riccati Luzzatti di Treviso, hanno pensato di diventare mediatori di pace riguardo alle liti che si creano tra compagni di classe, per educare i ragazzi all’ascolto e al dialogo, prevenendo così il fenomeno del bullismo.
di Melania Pulizzi
Presso l’Aula Magna dell’Istituto Riccati Luzzatti, sono stati consegnati gli attestati di partecipazione a 12 ragazzi che hanno seguito le 20 ore di lezioni extracurricolari per diventare mediatori alla pari tra i loro compagni di scuola; un progetto senza dubbio indispensabile in una società violenta soprattutto tra gli adolescenti, ai quali fa onore essersi fatti portavoce di pace e buon senso, tra i loro coetanei che al contrario sono tendenti a creare gruppi, come quasi delle “fazioni” in cerca di un altro gruppo con cui attaccarsi generalmente per delle banalità, oppure peggio prendendosela con una singola persona, considerata più “debole”; queste liti spesso sfociano in scontri anche molto pesanti, fino all’intervento degli adulti o delle autorità; per evitare di arrivare a questi punti, saranno gli stessi coetanei a tentare tramite quello che hanno imparato alle lezioni extracurricolari, di placare gli animi e di far capire ai ragazzi più rissosi dov’è che sbagliano. Presenti all’incontro, il Notaio e Mediatore Giuridico Paolo Forti, il Dirigente Scolastico dell’Istituto Riccati Luzzatti Francesca Mondin, e l’Assessore alle Politiche Educative della città di Treviso Gloria Sernagiotto. Lo scopo del progetto è quello di non fermarsi al solo giudicare i fatti che ci si trovano davanti, o peggio schierarsi da una parte o l’altra, bensì intervenire attraverso le pratiche formative imparate, affinché diventino bagaglio da portarsi anche da adulti.
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