Treviso (Martedì, 5 maggio 2025) — Nel corso della scorsa settimana, i Carabinieri della Stazione di Mestrino (PD) e di Castelfranco Veneto (TV), hanno condotto due operazioni antidroga sgominando in tutto 80 kg di marijuana, con il conseguente arresto di 3 persone.
di Melania Pulizzi
Tutto è partito da un parcheggio condominiale nel padovano, dove il Nucleo Cinofili del Comune di Torreglia (PD), hanno sottoposto a controllo l’area dei box auto; il luogo era già stato perquisito a Settembre del 2022, e dove erano stati sequestrati circa 24 kg di marijuana con conseguente arresto di un 45enne. Nel corso di questa nuova ispezione, l’Unità Cinofila ha puntato l’attenzione su un box auto dal quale, proprio in quel momento, si stava allontanando una donna a bordo della sua autovettura: fermata e sottoposta a controllo, compresa tutta l’autorimessa, i militari hanno trovato, 14 scatoloni che nascondevano al loro interno sacchetti in cellophane trasparente termosaldati contenenti complessivamente circa 62 kg di marijuana., mentre all’interno dell’auto, poi sottoposta a sequestro, i militari hanno trovato anche 2 telefoni cellulari e la somma di € 300 racchiusi in una fascetta. Sempre nel corso dell’approfondimento investigativo, i militari dell’Unità Cinofila di Torreglia (PD), hanno allertato i colleghi del Nucle Operativo Radiomobile della Compagnia di Castelfranco Veneto in Provincia di Treviso, per condurre una ulteriore perquisizione nella casa del padre della donna, nel Comune di Resana (TV): nell’abitazione sono stati trovati e sequestrati ulteriori 19 kg di marijuana, mentre il padre 74enne e la figlia 39enne della donna, sono stati tratti in arresto e posti a disposizione delle rispettive Autorità Giudiziarie di Padova e Treviso. Al momento, la donna arrestata in Provincia di Padova è stata condotta presso la Casa Circondariale di Verona Montorio, mentre il padre è stato rimesso in libertà; questa mattina invece, per la figlia 39enne della donna, si è tenuta l’udienza di convalida nel corso della quale il giudice ha convalidato l’arresto e disposto per l’indagata la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza. Ad ogni modo, i procedimenti penali sono in fase di indagini preliminari e, la colpevolezza degli indagati potrà essere accertata solo all’esito del giudizio.
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